Direct Trade Coffee

Un passo in avanti nel commercio del caffè

A differenza del Fairtrade, il Direct Trade (commercio diretto) non è un marchio registrato. Esso è sinonimo di un impegno personale dei torrefattori nei confronti dei coltivatori di caffè. I prezzi vengono stabiliti direttamente con i coltivatori di caffè o con una cooperativa, escludendo quindi gli intermediari e le quotazioni della borsa del caffè. Comprensibilmente, ciò potrebbe significare pagare prezzi più alti e che sia il produttore, e non il commerciante, a trarne profitto. Tuttavia, a beneficiare di questo tipo di commercio non sono solo i coltivatori di caffè, ma anche i torrefattori, i quali possono assicurarsi una qualità costantemente buona della materia prima, grazie a contratti a lungo termine e al rendersi indipendenti dai prezzi molto fluttuanti del mercato mondiale della borsa. Leggi di più ⬇

Il Direct Trade offre ai coltivatori di caffè l'opportunità di operare in modo sostenibile con le proprie risorse economiche. Abbiamo chiesto a tutti i nostri torrefattori di comunicarci se applicano il commercio diretto e in che modo. In questa sezione elenchiamo solo i caffè dei torrefattori dai quali abbiamo ricevuto conferma scritta e di cui ci fidiamo ciecamente.

I Paesi produttori di caffè intorno all'equatore sono ancora al 99% puri fornitori di materie prime. La filiera vera e propria, cioè la tostatura e il confezionamento, si svolge nei Paesi ricchi. Solo attraverso la lavorazione locale un Paese può sviluppare e creare formazione e posti di lavoro qualificati. La gestione dei processi è la strada migliore per l'autosufficienza e l'indipendenza, molto più che gli aiuti allo sviluppo. I Paesi ricchi del mondo devono aprire i loro mercati e permettere ai Paesi in via di sviluppo di partecipare alla loro crescita. Il Caffè Solino fa più di tutte le altre torrefazioni in termini di equità. La coltivazione, la raccolta, la tostatura, il confezionamento e la spedizione avvengono tutti in Etiopia. Non si potrebbe fare di meglio.