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Marchi di caffè - Le nostre torrefazioni di caffè dalla A alla Z

Roester

I nostri marchi di caffè espresso

Qui trovi in ordine alfabetico tutti i nomi delle torrefazioni che fanno parte del nostro assortimento. Noi riceviamo mensilmente, e in alcuni casi settimanalmente,  il caffè dai nostri fornitori. Con Espresso International avrai sempre la certezza di ricevere chicchi tostati freschi. Non aspettare! Acquista subito il tuo nuovo caffè!
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I diversi marchi di caffè e le loro peculiarità

Beethoven and his coffee“Ho misurato la mia vita in cucchiaini di caffè”. Chissà quanti ne avrà bevuti Thomas Stearns Eliot, celebre poeta e autore di alcuni dei testi che hanno dato vita a opere teatrali meravigliose.

Leggendo queste sue parole, viene da pensare al premio Nobel per la letteratura del 1948 seduto ad un tavolo, a gustare la prelibata bevanda da una calda tazzina in un bar della uggiosa Londra. E ancora più affascinante è pensare a quella sua tazzina come spettatrice non pagante della nascita di capolavori senza tempo come Assassinio nella Cattedrale o La terra desolata.

Nel corso della storia del mondo sono stati tanti gli estimatori della bevanda forse più diffusa e più nota nel panorama globale.

Nel 1732, il grande compositore Johann Sebastian Bach ha persino composto una poco conosciuta Coffee Cantata, mentre il suo collega e rivale Beethoven esigeva che il suo caffè fosse preparato esattamente con 60 chicchi. Ma il più convinto e accanito fan era lo scrittore Honoré de Balzac, il quale riusciva a consumare fino a 50 tazzine al giorno ed estensore del Tratto degli eccitanti moderni, posto in appendice a un’edizione della Fisiologia del gusto del gastronomo Brillat-Savarin. «Il caffè giunge nello stomaco e tutto mette in movimento – diceva l’autore della monumentale La commedia umana - le idee avanzano come battaglioni di un grande esercito sul campo di battaglia. I ricordi arrivano a passo di carica come gli alfieri dello schieramento, la cavalleria leggera dei paragoni si fa avanti impetuosa con splendido galoppo».

Le marche di caffè più famose

LavazzaDiffusosi in Europa nel XV secolo, si è variegato in tanti gusti, specialità, si è prestato a centinaia di ricette grazie al genio e alle sapienti mani di chef stellati e accompagna ormai la colazione di tutti gli italiani, sapienti e orgogliosi estimatori del caffè, che hanno saputo fare dell’amato prodotto il proprio marchio. Ad oggi i torrefattori di caffè sono centinaia, ognuno con le proprie peculiarità e le proprie miscele o con l’ingrediente segreto che lo rende il più amato. Ecco allora che le marche di caffè italiane spaziano da Lavazza a Kimbo, passando per Illy, Caffè Borbone e Caffè Passalacqua. Celebrità e icone di qualità del Belpaese nel mondo, hanno saputo imporre il proprio “dominio” grazie a efficienza, meticolosità nella lavorazione e cura del prodotto.

È nata così quella che molti torrefattori definiscono, tramite un aforisma letterario, la “Cultura del Caffè”. Basta fare un giro sul web e sui principali siti online dei marchi di caffè, non importa se famosi o meno, per trovare citata in ogni luogo la parola cultura. E se l’Italia vanta una storia millenaria a livello letterario e artistico, la migliore e più longeva in termini di continuità temporale a livello mondiale, non è da meno quella culinaria, soprattutto se intesa in termini di caffeina.

Una cultura che per secoli era di proprietà di produttori e alte cariche, unici destinatari della conoscenza di ricette segrete da conservare al sicuro da occhi indiscreti e usurpatori. Oggi però non sempre tale sapere rimane appannaggio dei produttori o di una ristretta cerchia di individui, i pochi eletti a maneggiare il prodotto. Il culto del caffè per fortuna non è al livello delle sacralità dei templi greci o egizi, il cui accesso ai luoghi più intimi era consentito ai soli sacerdoti. Alla lavorazione del caffè, infatti, possono accedere sempre più persone e sempre più lavoratori si interessano alla produzione, dalla scelta dei grani alla tostatura fino al confezionamento.

illy

Studying coffeeNe è un esempio Illy, che da anni a Trieste - città situata all’estremo Nord-est d’Italia in cui l’azienda ha la sua sede - ha dato avvio a una vera e propria Università del Caffè, con corsi specializzati per alta formazione e divulgazione del prodotto, fra cui il Master in Economia e Scienza del Caffè Ernesto Illy.

Dagli aspetti biologici a quelli agronomici, senza tralasciare i lati tecnologici del processo che parte dalla pianta di caffè ed arriva a portare il prodotto finale in tazzina.

Lavazza

Sulla stessa linea di pensiero si articola il percorso professionale di Lavazza, da anni marca di caffè promotrice di sviluppo e tecniche d’avanguardia. La Coffee School con il suo “Training Center” è un punto di riferimento per i professionisti del settore che intendono fare del torrefattore un cannocchiale verso il domani. Lezioni, corsi d’aggiornamento, percorsi formativi: insomma, la soluzione ideale per chi ha scelto di trasformare la propria passione per il caffè in lavoro. E così che nascono non solo operai specializzati nella produzione, ma anche consulenti e gestori, manager di azienda e figure professionali di spicco nel campo gastronomico. Gli “enologi” del caffè.

Marchi di caffè meno conosciuti

La formazione non è solo una prerogativa dei marchi di caffè più rinomati a livello mondiale.

Sant'Eustachio Il CaffèNe è prova anche la testimonianza di Sant’Eustachio, torrefazione artigianale romana, che propone dei corsi specializzati di conoscenza del prodotto a un prezzo minimo e accessibile a tutti. Sotto lo sguardo attento del Pantheon di Roma, luogo di riposo di re e grandi artisti, il caffè Eustachio è una tappa obbligata per turisti e abitanti della Capitale che hanno voglia di ristoro o anche di una semplice pausa assaporando sulle labbra il gusto intenso e cremoso del caffè Sant’Eustachio.

“Nel nostro stabilimento il caffè lo facciamo solo con la classica macchinetta napoletana, l'antico sistema con cui lo facevano i nostri nonni”. Come detto, si può anche puntare al ramo avanzato della produzione, ma la tradizione e la passione restano un punto cardine dello sviluppo dei grandi marchi di caffè. Lo sa benissimo l’azienda campana Passalacqua, come si può leggere nell’estratto soprariportato che campeggia direttamente sul loro sito ufficiale e persino nel loro motto: “Dove il caffè è un affare di famiglia”. È forse proprio questo il carattere che più avvicina il caffè alla quotidianità: il suo sensibilissimo lato umano.

Quarta Caffè coffee brand Non si può non pensare a una tazzina di caffè senza portare alla memoria ricordi di gioventù, legami personali o nascite di nuovi amori. Il caffè è un membro della famiglia di tutti noi, anche perché una volta che ci si affeziona, difficilmente ce ne si allontana.

Ogni marca ha scelto di mantenere intatta la propria passione e tradizione, che in molti casi vanta oltre un secolo di esperimenti e migliorie, cercando sempre di tenere lo sguardo fisso al futuro. Un occhio al passato e uno rivolto in avanti, perché solo traendo spunto dalle esperienze pregresse si può costruire un prodotto eccellente per il domani.

Dalla Trieste di Illy fino alla Lecce di Caffè Quarta, il marchio del caffè si è espanso su tutta la nazione, da Nord a Sud.

Non solo in Italia ovviamente

Carroux Coffee brandIl caffè è patrimonio mondiale e una marca di caffè la si può trovare in ogni angolo del Pianeta. Tradizionale la produzione offerta da Carroux e Speicherstadt, aziende con sede ad Amburgo, in Germania, che ricordano come sia fondamentale la mano dell’uomo per dare vita a un prodotto che sia veramente di qualità.

Le macchine aiutano, ma sono impotenti laddove sono necessari cuore e passione.

Brasile, Stati Uniti, estremo Oriente. E ancora Francia, Inghilterra, Spagna, Grecia. Ogni nazione offre la sua versione, la sua prelibata fragranza e commistione di sapori.

Tutto però è incentrato sul gusto vero, unico e inimitabile del caffè. “Com’è dolce il sapore del caffè! Più dolce di mille baci, più dolce di un vino moscato”, diceva Bach. E se lo sostiene il grande compositore della Toccata e fuga in Re minore allora c’è da fidarsi.